Accedi
Menu argomenti
Presentazioni
Attualità
Salute
Bellezza
Misteri
Scienza
Leggende
Poesie
Immagini
Mondo libri
Viaggi
Amore
Riflessioni
Animali
Festività
Umorismo
Musica
Cinema
Tv
Siti web
Curiosità
Ricette
Giochi
Collezionismo
Chi è online?
In totale c'è 1 utente online: 0 Registrati, 0 Nascosti e 1 Ospite :: 1 Motore di ricercaNessuno
Il numero massimo di utenti online contemporaneamente è stato 35 il Sab Ago 31, 2013 4:44 pm
Ultimi argomenti attivi
Le modifiche apportate allo skin di questo forum, i loghi , i top e tutte le rielaborazioni grafiche di EMOZIONINVOLO sono di nostra proprietà sia esternamente (portale ed index) che internamente è vietato prelevare qualsiasi cosa senza il nostro permesso! Questa opera è pubblicata sotto una Licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 2.5 Italia License. La grafica e'ottimizzata per: Risoluzione ottimizzata: |
Infanticidio
Pagina 1 di 1
Infanticidio
Inizio questo argomento tanto doloroso con una frase che ho sentito
pronunciare dal parroco della nostra chiesa:
Non esiste una madre che uccide un figlio e quella donna che arriva
ad un gesto simile, quell’atto non è governato dalla mano di una madre.
Prendo una delle tante tragedie a caso:
Lo ha ucciso con il cavetto di alimentazione di un cellulare,
ed è così che il piccolo Lori (Lorenzo Ravelli) di appena 4 anni il 20 luglio del 2009
perde la vita, l'artefice di questo terrificante gesto, la mamma. (Marcella Sardeni)
Tornando alla frase di quel parroco: se non esiste una madre che uccide un figlio
chi c'era dentro quella donna, in quel momento?
Quando accadono fatti del genere siamo abituati a gridare giustizia, a desiderare
il carcere a vita, ad invocare la pena di morte e non sono da biasimare questi
sentimenti, perchè impressa nella nostra mente c'è solo la piccola vittima,
gli attimi terrorizzanti che ha vissuto in quei momenti, una vita appena nata e
spezzata da chi invece doveva proteggerla e amarla più della stessa vita.
Ma se guardiamo la tragedia da un altro punto di vista, dobbiamo capire che
in questi drammi nel 99% di vittime ce ne sono due.
Una mamma malata di depressione, lasciata da sola, perchè malgrado
la depressione fino ad oggi abbia mietuto tante vittime è ancora sottovalutata
se non addirittura sminuita, ritenuta erroneamente, fattore di stress
o di stanchezza psicologica, così le persone vicine, i servizi sociali se ne fregano
altamente sin quando succede il fatto e allora ne escono fuori dicendo che la
persona era da tempo affetta da disturbi psichici, allora se la malattia
era stata riconosciuta, perchè queste persone vengono lasciate sole ad accudire i figli?
Mariti, parenti, amici dove erano?
Un tale che conosco giorni fa parlando di queste cose in generale mi disse:
in Italia siamo strani, se accadono delle catastrofi come ad esempio i terremoti,
siamo tutti pronti a partire, squadroni di volontariato pronti ad aiutare il prossimo,
magari sono persone che il giorno prima avresti ucciso per un litigio banale, come
quello di sottrarti un parcheggio, così accade, altruisti nei confronti del prossimo e
indifferenti e insensibili nei confronti di chi ci vive vicino!
non sono ne mamma e fortunatamente non ho esperienza ne personale, ne
di gente intorno a me, malata di depressione, ma penso che ci sia un assoluto
bisogno di un sistema sociale più consistente, partecipe e presente, invece di fare
da gnorri per poi dopo con una pacca sulla spalla parlare di "tragedie annunciate"
pronunciare dal parroco della nostra chiesa:
Non esiste una madre che uccide un figlio e quella donna che arriva
ad un gesto simile, quell’atto non è governato dalla mano di una madre.
Prendo una delle tante tragedie a caso:
Lo ha ucciso con il cavetto di alimentazione di un cellulare,
ed è così che il piccolo Lori (Lorenzo Ravelli) di appena 4 anni il 20 luglio del 2009
perde la vita, l'artefice di questo terrificante gesto, la mamma. (Marcella Sardeni)
Tornando alla frase di quel parroco: se non esiste una madre che uccide un figlio
chi c'era dentro quella donna, in quel momento?
Quando accadono fatti del genere siamo abituati a gridare giustizia, a desiderare
il carcere a vita, ad invocare la pena di morte e non sono da biasimare questi
sentimenti, perchè impressa nella nostra mente c'è solo la piccola vittima,
gli attimi terrorizzanti che ha vissuto in quei momenti, una vita appena nata e
spezzata da chi invece doveva proteggerla e amarla più della stessa vita.
Ma se guardiamo la tragedia da un altro punto di vista, dobbiamo capire che
in questi drammi nel 99% di vittime ce ne sono due.
Una mamma malata di depressione, lasciata da sola, perchè malgrado
la depressione fino ad oggi abbia mietuto tante vittime è ancora sottovalutata
se non addirittura sminuita, ritenuta erroneamente, fattore di stress
o di stanchezza psicologica, così le persone vicine, i servizi sociali se ne fregano
altamente sin quando succede il fatto e allora ne escono fuori dicendo che la
persona era da tempo affetta da disturbi psichici, allora se la malattia
era stata riconosciuta, perchè queste persone vengono lasciate sole ad accudire i figli?
Mariti, parenti, amici dove erano?
Un tale che conosco giorni fa parlando di queste cose in generale mi disse:
in Italia siamo strani, se accadono delle catastrofi come ad esempio i terremoti,
siamo tutti pronti a partire, squadroni di volontariato pronti ad aiutare il prossimo,
magari sono persone che il giorno prima avresti ucciso per un litigio banale, come
quello di sottrarti un parcheggio, così accade, altruisti nei confronti del prossimo e
indifferenti e insensibili nei confronti di chi ci vive vicino!
non sono ne mamma e fortunatamente non ho esperienza ne personale, ne
di gente intorno a me, malata di depressione, ma penso che ci sia un assoluto
bisogno di un sistema sociale più consistente, partecipe e presente, invece di fare
da gnorri per poi dopo con una pacca sulla spalla parlare di "tragedie annunciate"
Ospite- Ospite
Re: Infanticidio
Purtroppo la depressione è una vera e propria malattia, soltanto che viene sottovalutata come tale perchè i segni tangibili di "male" non ci sono.Molti sono abituati ad identificare come malattia solo quando c'è un segno tangibile ad esempio la febbre, un eritema o un tremore (vedi Parkinson), ma purtroppo la depressione che è una vera malattia data dalla perdita di sostanze neurotrasmissive viene abbandonata o il più delle volte , io la vedo diagnosticata in persone che non lo sono .
Il risultato? E' che poi abbiamo vere e proprie tragedie.
Mi sta bene che ci siano volontari per ogni tipologia di assistenza (vedi calamità) , ma ci dovrebbero essere più poliambulatori sul territorio nazionale e più persone competenti dall'altra parte, perchè siano in grado di poter dare informazioni, assistenza e una vera mano a queste persone.
Si sentono solo parole e mai concreti atti per evitare queste tragedie.
Il risultato? E' che poi abbiamo vere e proprie tragedie.
Mi sta bene che ci siano volontari per ogni tipologia di assistenza (vedi calamità) , ma ci dovrebbero essere più poliambulatori sul territorio nazionale e più persone competenti dall'altra parte, perchè siano in grado di poter dare informazioni, assistenza e una vera mano a queste persone.
Si sentono solo parole e mai concreti atti per evitare queste tragedie.
Khaleesi- Amministratore
- Messaggi : 1166
Data d'iscrizione : 06.08.13
Località : Dalla fiamma dei draghi!
Re: Infanticidio
sono d'accordo con te.. più informazioni, assistenza e una vera mano a queste persone
anche io quando sento queste notizie, l'istinto è quello di inveire, poi quando penso:
chissà in quell'attimo che accade dentro la testa di una mamma che arriva a commettere una cosa del genere e chissà se quando uscita ( sempre se ne uscirà..) da questa depressione e riacquisterà lucidità.. quella donna è già condannata all'inferno!!
fa paura questa malattia!!
anche io quando sento queste notizie, l'istinto è quello di inveire, poi quando penso:
chissà in quell'attimo che accade dentro la testa di una mamma che arriva a commettere una cosa del genere e chissà se quando uscita ( sempre se ne uscirà..) da questa depressione e riacquisterà lucidità.. quella donna è già condannata all'inferno!!
fa paura questa malattia!!
Ospite- Ospite
Re: Infanticidio
Fa tantissima paura, perchè la depressione purtroppo è una malattia che diventa cronica, soprattutto ha lunghi periodi di (diaciamo) benessere alternati al ripresentarsi della malattia è subdola come patologia.
Chi ne è afflitto è un inferno, soprattutto se la vogliamo vedere rapportata a queste madri.
Chi ne è afflitto è un inferno, soprattutto se la vogliamo vedere rapportata a queste madri.
Khaleesi- Amministratore
- Messaggi : 1166
Data d'iscrizione : 06.08.13
Località : Dalla fiamma dei draghi!
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
|
|
Sab Gen 11, 2014 1:50 pm Da Khaleesi
» NATALE
Dom Gen 05, 2014 11:55 am Da Zelana
» Solo note..e nulla più
Mar Nov 26, 2013 6:20 pm Da kobra
» GIOCO -- ASSOCIAZIONI DI IDEE
Mar Nov 26, 2013 12:55 pm Da Zelana
» L'angolo della buonanotte!!
Lun Nov 25, 2013 10:25 pm Da Ospite
» Dimmi cosa leggi e ti dirò dove andare: in viaggio con i libri
Sab Nov 23, 2013 10:50 am Da Khaleesi
» 21 novembre
Sab Nov 23, 2013 10:45 am Da Khaleesi
» Cattura la Parola
Lun Nov 18, 2013 10:59 am Da Ospite
» venerdì 8 novembre
Dom Nov 17, 2013 5:28 pm Da Luna
» Buona Domenica
Mar Nov 12, 2013 2:04 pm Da Ospite